Parcheggio Tir (ITA)

“Ora troia,”,mi fa il primo,”facci divertire...tira fuori la sborra dal culo e con le dita,lecca tutto,dai...”.
Io,ormai perso ogni senso di dignita' o rispetto per me stessa,mi abasso a gambe divaricate,mi tocco con la sinistra la pisella grondante,e con l'altra infilo due dita,spingo leggermente di intestino,facendo cadere una discreta quantita' di sperma sulla mano,poi me la porto alla bocca,e mostro ai due come mi ripulisco la mano sporca.
Il tipo si diverte a farmi delle foto col telefonino,mentre do' questo spettacolo osceno,e lo ripeto diverse volte,posando sorridendo ai suoi scatti.
“Brava puttanona...sei solo una schifosa latrina per i cazzi...lo sai,vero?”
“Si certo...lo so di non essere altro che un giocattolo,una svuotacazzi e troia di merda”,e gli sorrido.
“Brava schifosa...ora voglio da te un'ultima cosa...metti le mani dietro la schiena,spalanca ancora la bocca e chiudi gli occhi.”.
Immaginavo gia' cosa doveva capitarmi,ma con l'eccitazione perversa che avevo adosso,praticamente nuda,sfondata e farcita di seme di maskio,potevo benissimo assecondare qualche giochino extra,mi dicevo.
Cosi',mentre continuo il lento massaggio alla mia pisella,chino indietro la testa,chiudo gli occhi e spalanco la bocca,a mo' di cesso,in fremita attesa.
Ben presto arriva il primo getto,diretto al viso che poi scende un attimo a lavarmi anche tutto il corpo,per poi tornare diretto alla mia bocca aperta ed assetata.
“Bevi,lurido cesso,che non sei altro...sei solamente utile a svuotare cazzi in ogni modo...prima la sborra,poi di piscio,merda di una vacca pervertita...”,mi dice con voce sprezzante il primo,e nel frattempo arriva il getto di liquido giallo dal'altra parte,anch'egli diretto a lavarmi completamente,per terminare i suoi bisogni fisiologici nel water,che è diventato il mio cavo orale.
Molt piscio lo perdevo,ma qualche bel sorso l'ho ingurgitato,salato ed acre,caldo com'è,mi manda l'eccitazione al massimo,facendomi ottenere un orgasmo travolgente,devastante,con tanto di crampi allo stomaco,tanto era intenso.